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30 giugno 2012

Paolo Rossi - Canzonacce #1993

Abdul viene da una squadra di calcio africana e spera di far fortuna in Italia. Mentre cerca la sede del Milan viene arrestato da una Pantera della Mobile e l’unica palla che riuscirà a toccare sarà quella "al piede". E il primo dei personaggi della divertente galleria che Paolo Rossi offre nel suo album Canzonacce. Più che di canzoni si tratta di monologhi su tappeto musicale, secondo uno stile che ricorda lo Jannacci delle origini. Si resta in clima calcistico con Squadrone (fra gli autori Gino e Michele), dove ciascuno ha un soprannome adatto al ruolo e alle attitudini: in porta c'è "Montagna rotolante", Filetti, il terzino destro, è detto Termozeta perché "stira" tutto quello che vede, terzino sinistro è Zecca (per come si attacca all'avversario), poi c'è "Bisturi", così chiamato anziché entrare sulla palla entra sulle p... dell'avversario. Setto nasale in fiamme risponde al brano Perchè lo fai di Masini, puntando pero' sulla cocaina, con una amena descrizione delle varie categorie di consumatori tipici, fra architetti, manager, e vari professionisti rampanti. Quindi All is a ball, in duetto con l'ex moglie Lucia Vasini in un divertente gioco bilingue. Segue una canzone scritta insieme a Claudio Baglioni decisamente amara e cattiva. Partendo dai Babbi Natale davanti ai grandi magazzini si arriva al ritornello: "Io ho finito i soldi proprio il giorno di Natal, qui pagheranno fra due mesi e il 31 mi arriva un creditor. E chi lo compra lo spumante per brindare con col mio amor? Pensa quel geometra in galera piange scrive si dispera ma ha un salmone da leccar..". Poi uno sfilare di Mercedes fra magi, cellulari, amanti abbandonate e mogli riciclate fino a tutto il 26 (dicembre). Una canzone di rara tristezza, degna della Vincenzina e la fabbrica di Jannacci (che nell'album duetta con Rossi in una esilarante versione di Ho visto un re). Altro monologo divertente è Milano, tanti scorci surreali di ordinaria nevrosi, mentre Angelo è un omaggio ai natali di Rossi (che è di Monfalcone), con la riproposta di un brano del comico giuliano Angelo Cecchelin degli anni Trenta. Il tutto su musica di Hendrix, arrangiamenti in salsa sudamericana, dialetto triestino. L'album su chiude con uno dei più celebri Sogni all'incontrario del comico ("in cui Milano era tutta verde, l' Aids si prendeva quando non si scopava, i piccioni fotografavano i giapponesi...").

da Il Corriere della Sera



Paolo Rossi - Squadrone


Tracklist:

01. Intro
02. Abdul
03. Squadron
04. Setto nasale in fiamme
05. Tornar
06. All is ball
07. Canzonaccia
08. Milano
09. Ho visto un re
10. Angelo
11. Sogno all'incontrario
12. Intervallo

Epic
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29 giugno 2012

Fori Coll'Accuso - Fori se chiamamo (demotape) #1987

"Dunque...in primo luogo mi chiamo Nando, in secondo luogo non mi ricordo un cazzo!!!
Va be', facciamo uno sforzo di memoria e cominciamo. Gli FCA si sono formati pressappoco nella metà degli anni '80 dalle ceneri di due punks band: i LONDON 77 di Latina e i LAGER di Roma. Il gruppo comincia la sua "carriera" in quattro, con Maurizio alla chitarra, Roberto alla batteria e io che cantavo (o suonavo il basso... Boh) e Giorgio a fare quello che non facevo io. Dopo poco Giorgio ci abbandona e io divento (questo me lo ricordo) il bassista-cantante della band. Iniziamo subito a farci le ossa e a suonare le nostre prime canzoni in tutti i centri sociali della capitale.
Il nostro suono inizialmente era HC/punk dalla connotazione molto politicizzata non troppo veloce e con frequenti cambi di tempo. Le canzoni le scrivevo sopratutto io e si sente quindi un impatto molto London 77.
Dopo pressappoco un anno comunque riappare all'orizzonte un losco figuro, reduce anch'egli dei London 77 di nome Marcello che si impossessa del microfono e diventa in nuovo cantante del gruppo. Nel frattempo la band ha preso musicalmente una linea molto più originale, con Maurizio che scrive canzoni dove, tra una schitarrata e l'altra affiora un tocco di genialità insieme a tutta la sua cultura musicale.
Ah dimenticavo... Con la formazione io e Maurizio ci scambiamo gli strumenti e quindi la line-up (con cui la band arriverà fino alla fine della sua avventura) diventa Marcello - voce, Maurizio - basso, Nando - chitarra e Roberto - batteria.
Con questa formazione registriamo quella che diventa l'unica testimonianza in "studio" degli FCA. Un demo dal titolo Fori se chiamamo registrato in due o tre giorni a Firenze. Potrei aggiungere tra i ricordi piacevoli un grande concerto a Pinerolo insieme a una decina di altre bands e tra quelli spiacevoli un concerto a Firenze dove tentai di cagare prima di salire sul palco (tra l'altro Marcello disse al microfono "Scusate se il concerto non inizia ancora ma al chitarrista gli scappa da cagà") non ci riuscii e suonai in condizioni disperate. Dopo più o meno un altro annetto ci sciogliemmo. Dell'esperienza FCA non ricordo altro".

Nando


Fori Coll'Accuso - Vivere contro


Tracklist:

a1. L'Armata Panta Levrone/Basta con l'A.R.C.I.
a2. Malattia in benessere
a3. Working class hero/50 sacchi
a4. Autogestione
a5. Al servizio del cittadino
a6. No nazi admitted

b1. Non ti regge la pompa
b2. Schiavo di te stesso
b3. Vivere contro
b4. Per una briciola
b5. Sessopoterepornodominio
b6. Tutte cazzate
b7. Pasticche colorate
b8. Ti uccide lentamente

Pernakkia On Tapes
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26 giugno 2012

The Wall - The Wall (7") #1979

Il suono personale di New way dimostrava che i Wall potevano usare le basi del punk e della new wave per sfornare una nuova musica sfavillante. In ogni caso, le altre due canzoni del loro ep di debutto, fallirono la ripetizione della formula. Alla fine firmarono per la Polydor nel 1982, ma non seppero mai ripetere la formula di New way.

da Caio.it


The Wall - New way


Tracklist:

a1. New way

b1. Suckers
b2. Uniforms

Small Wonder records
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24 giugno 2012

Disciplinatha - Abbiamo pazientato 40 anni. Ora basta! #1988

Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure.

da Chi è Disciplinatha? di Dario Parisini



Disciplinatha - Addis Abeba



Tracklist:


a1. Addis Abeba
a2. Disciplinatha - Canto del potere
a3. Milizia


b1. Retorika
b2. Leopoli
b3. Attacco dal cielo


Attack Punk records
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21 giugno 2012

Three In One Gentleman Suit - Pure #2011

In aggiunta all'autogestita Upupa, altra quattro etichette hanno dato il loro supporto al quarto albume dei Three In One Gentleman Suit, per di più prodotto da due indiscussi maestri come Giulio "Ragno" Favero e Giovanni Ferliga: un segnale inequivocabile di come la formula del trio modenese, ora ampiamente modificata rispetto al passato, vanti doti non comuni. La prova definitva è però nelle nove tracce di questo Pure: quelli che un tempo erano "solo" pur pregevoli esercizi post/math si sono trasformati in composizioni dal formidabile impatto ritmico nelle quali tastieri e campionamenti - usati con misura - incontrano un vigoroso assetto rock contraddistinto da atmosfere wave e da un canto in inglese nervosamente evocativo. Un netto passo in avanti, insomma: sul piano dello stile, ancora legato a un tot di modelli ma comunque baciato dall'autorevolezza, e per quanto concerne la scrittura, senz'altro convinta e convincente come mai prima d'ora nello sposare irruenza e melodia, cuore e cervello, rigore e fantasia. Bravissimi.

da Il Mucchio


Three In One Gentleman Suit - Mountains vs Plain



Tracklist:


01. You don’t know foreplay
02. Green riots
03. G.B.’s deerhunting
04. Confusion is pleasure
05. Upcoming poets
06. Born nihilistic
07. In the neighborhood
08. Mountains vs Plain
09. Ode to the hometown


Co-produced
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19 giugno 2012

GSS/Dyskinesia - Stay depressed kill yourself (tape split) #2011

La Scorze Records è un'etichetta indipendente dell'area romana creata da Lorenzo Chiarofonte (Autocancrena) nel 2009. Le pubblicazioni, tutte in edizioni limitate, sono proposte in vari formati, dai classici vinili ai moderni cd-r ma senza dimenticarsi della sempre utile cassetta; in pratica il formato musicale usato per questa quattordicesima release del catalogo. Questa nuova uscita, solo venti copie disponibili, è uno split fra due artisti o band dell'area milanese ossia Emanuele Ratti (Aethere) nei panni di GSS (Gioventù Suicida Studentesca) e i Dyskinesia. Due sole tracce compongono questo disco, Nel lato A la traccia Sgarbi electronic mafia di GSS, nella quale field recordings o meglio ancora spezzoni e ritagli di programmi televisivi si alternano a possenti basi di chiara matrice industrial, marziale e noise. Il lato B, invece, è occupato dai Dyskinesia con la canzone Disturbo disintegrativo dell'infanzia, band composta di cinque elementi e che già conta al suo attivo due full-lenght (Live in Pripyat e Dyskinesia) e un altro split con i piemontesi CORPOPARASSITA. Ossessive e corpose chitarre sono la peculiarità dei sedici minuti di questa canzone, una buona dose di sano post-rock con forti richiami stilistici, come loro stessi confermano, ai GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR. L'inquietante copertina e l'assemblaggio di sonorità distinte e distanti tra loro sembrano aver fatto centro; un'etichetta e due artisti che sicuramente meritano di essere seguiti.

da Ondarock


Tracklist:


a1. GSS - Sgarbi electronics mafia


b1. DYSKINESIA - Disturbo disintegrativo dell'infanzia


Scorze records
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18 giugno 2012

Bingo - Close up #2000

Era un bel po’ di tempo che su queste pagine non ci occupavamo dei Bingo: addirittura dal dicembre 1996, quando nell’intervista che fece seguito allo splendido 7” ep We’re gonna kill your family il terzetto capitolino ci comunicò la sua intenzione di pubblicare prima possibile un album. E l’album in questione fu in effetti inciso, anche se lo smarrimento dell’unico master esistente e la successiva separazione del gruppo lo aveva finora ibernato: finora, appunto, perché grazie alla caparbietà del chitarrista e cantante Alex Vargiu e all’appoggio di alcuni fans di Cagliari, Close up è adesso finalmente disponibile in una splendida stampa in vinile.
Close up è dinamite pura: dodici brani dai titoli più che esplicativi (Jerkin’ around, Gimme the gun, Fuck out of here, I want to be wrong) che recuperano lo spirito e il suono del primo punk soprattutto americano: quello crudo, sporco, malato, perverso e un po’ demente di grandi e misconosciuti eroi quali PAGANS, CRIME e VOM (dei quali è qui ripresa I’m in love with your mom), con inevitabili riferimenti agli STOOGES e un tocco “garage” che rende l’insieme ancor più affascinante. Un album per cultori del vero punk’n’roll e una “operazione nostalgia” tanto riuscita quanto sincera: finché continueranno a uscire dischi così, nessuno potrà mai dire che il punk - quello vero: nulla a che vedere, cioé, con i BLINK 182 e neppure con gli OFFSPRING - è morto.

da Il Mucchio


Bingo - Love for idiots



Tracklist:


a1. I'm a female
a2. Telephone addict
a3. I think it's good
a4. Provocate (GUILTY RAZORS cover)
a5. Love for idiots
a6. Jerkin' around


b1. Close up
b2. I'm in love with your mom (VOM cover)
b3. Fuck out of here
b4. Gimme the gun
b5. Kick out your boredom
b6. I want to be wrong


Bondage records
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15 giugno 2012

CCC CNC NCN - Proclami/Suicidio (cd+7") #1993

Ghiaccio, CCC, Sacro, CNC, Recitato, NCN.
Ritorna la no-band ostile ai nastri magnetici registrati, più incline alla presenza virale sulle strade della metropoli insanguinate dal potere. Ristampa il libretto e l'LP Suicidio modo d'uso in CD, tutto inscatolato, con l'aggiunta di nuovo materiale scritto, delirato e rilegato, e un 7" contenente due Proclami inediti. Dopo la guerra del Golfo, lo scioglimento della Russia del disgelo nell'Asia infinita, le schegge evidenti di malsana Jugoslavia, la razza pura che affiora dai ghetti fangosi massacrando la pelle scura, il mondo totale che si trasforma in Clintoniano ordine mondiale.
Ritorna l'epidemia sonora:
CCC
Un suono che parte dalla disgregazione dada, dal furore futurista e dalla perversione della musica industriale, per approdare ad una anarchia selvaggia, con una sorta di introspezione neuropsichica che ricorda gli acid-test dei tempi che furono, gli psichedelici piu "dilatati".
Superate quindi le esplorazioni del subconscio collettivo dove una certa enfasi veniva sempre posta sulle pulsioni di violenza e di sesso maniacale; la tendenza allo sfascio diventa ora qualcosa di più sottile e perverso, una distruzione melodica dei modi civili attraverso una efferata tortura sonora che smonti pezzo per pezzo l'organismo nocivo del potere.

via Nautilus

Giugno 2005. Da poco mi ero avvicinato all'universo industrial, grazie anche alla lettura dell'illuminante Manuale di cultura industriale (che non smetterò mai di raccomandare), quando, in una pessima rivista musicale non ricordo neanche quale, vidi pubblicizzato il Traffic Torino Free Festival e la relativa data dei TG. Organizzai così alla disperata una trasferta nella mia città natale per assistere allo show, con tanto di pernottamento su comodissime panchine pubbliche di uno dei tanti giardini di Torino. Bene, ad aprire lo show, oltre ad un improbabile dj-set di Asia Argento che volenti o nolenti perdemmo, c'erano proprio i Chi C'è C'è Chi Non C'è Non C'è. Nonostante li conoscessi già (per il vinile Suicidio), devo dire, essendo stata l'unica e forse anche l'ultima volta che ho potuto vederli dal vivo, che difficilmente cancellerò dalla memoria la loro performance. L'ambientazione incredibile (le Fonderie Limone, nonostante il moderno restyling, avevano conservato tutto il loro fascino di vecchia fabbrica abbandonata), la fattanza, ma soprattutto il loro sapiente e coinvolgente sferragliamento di bidoni, catene e betoniere, tra fuochi e proclami, ci aveva lasciato decisamente attoniti. Un più che succoso aperitivo, insomma, per la violentissima mazzata che sarebbe seguita di lì a poco...
Ringrazio infine il gentilissimo Roberto di Sonicreducer.it per avermi girato l'inatteso link con tanto di scansioni dell'intero booklet.

CCC CNC NCN - Proclama della fame delle genti


Tracklist:

*tracks 23-31 from Suicidio modo d'uso #1989
*tracks 32-62 blank tracks
*tracks 63,64 from Proclami (7") #1993 [included in the box]

23. [untitled]
24. [untitled]
25. Atto primo I: Verrà il momento di raccontare il sogno
26. Atto primo II: Le 4 trombe della follia...
27. Atto primo III: Determinato. Deciso
28. Atto secondo I: L'ultima goccia
29. Atto secondo II: Quando la notte scivola dentro
30. Atto secondo III: Vorrei che fossi qui...
31. Dolce rosso calice
32. [untitled]
33. [untitled]
34. [untitled]
35. [untitled]
36. [untitled]
37. [untitled]
38. [untitled]
39. [untitled]
40. [untitled]
41. [untitled]
42. [untitled]
43. [untitled]
44. [untitled]
45. [untitled]
46. [untitled]
47. [untitled]
48. [untitled]
49. [untitled]
50. [untitled]
51. [untitled]
52. [untitled]
53. [untitled]
54. [untitled]
55. [untitled]
56. [untitled]
57. [untitled]
58. [untitled]
59. [untitled]
60. [untitled]
61. [untitled]
62. [untitled]
63. Proclama della fame delle genti
64. Proclama del nuovo ordine mondiale

Nautilus
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13 giugno 2012

Gronge - Vota Gronge (ep) #1992

I Gronge sono di quei gruppi costantemente proiettati in avanti sotto la spinta dell'entusiasmo e della prolificità della propria ricerca. E' un percorso che abbraccia linguaggi diversi come musica, poesia, pittura, teatro e cinema, e che impone ai Gronge un assetto diverso per ogni produzione. La loro bravura e particolarità, sta nell'affrontare il confronto con queste espressioni in maniera assolutamente naturale, senza forzature, riuscendo a caratterizzare con il proprio marchio di fabbrica tutti i progetti che li vedono protagonisti. Fortunatamente questi meriti vengono riconosciuti, tanto che i Gronge sono il gruppo, tra quelli con cui lavoriamo, che ha raccolto più recensioni, articoli e pareri entusiastici da parte della stampa specializzata e degli operatori del settore, conquistati dall'originalità e coerenza del loro discorso, lontano da mode e stili passeggeri. Questo riconoscimento ha fatto seguito all'uscita del loro ultimo lp A Claudio Villa (original sound) e a quella del video clip della title track, vincitore della prima Rassegna del Video Indipendente di Roma, selezionato tra i partecipanti al concorso "Giovani Videomagnetici" di Imola, e presentato a "Rimini Cinema", al "Berlin Film Festival" e al "World Wide Video Festival" di Den Haag (Olanda).
Vota Gronge, il loro nuovo 12" non fa che accrescere lo spettro delle loro potenzialità. Due brani, molto più dance e scorrevoli rispetto alla loro produzione precedente, in cui campionatore, sequencer, strumenti acustici turchi e afgani, chitarre rock e il lirismo della voce di Tati Lo Conte, coesistono armonicamente, in un tessuto musicale ad alta densità. Karin B affronta il problema della gestione di scorie e rifiuti tossici, e Walter (rifacimento di un pezzo che era apparso precedentemente sull'album Fase di rigetto) quello della follia.
Vota Gronge è un incitamento, un appello, una richiesta di adesione a un progetto di propagazione di idee e attitudini antagoniste, un incoraggiamento a realizzare e perseguire le proprie aspirazioni, con amore e cura artigianale, ballando senza smettere di pensare.

dal Comunicato stampa Wide records


Gronge - Karin B



Tracklist:

a1. Karin B

b1. Walter

Wide records
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10 giugno 2012

The Pheromoans - Revamper (7") #2009

Vengono da Brighton, hanno pubblicato un cd-r (Between the wine shop and the lido), un singolo (Revamper) e un ep (Savoury days), e sono prigionieri di un pessimo quarto d’ora di Mark E. Smith o se preferite dei vicini di casa degli SWELL MAPS, e rappresentano un’ottima alternativa agli ultimi FALL. O meglio, vi daranno una splendida scusa per ascoltare musica del 1981 in pieno 2009 senza passare per conservatori.

da Braccia rubate alla logistica


The Pheromoans - Revamper


Tracklist:

a1. Revamper
a2. Penis envy 96

b1. The man who wolf whistled

Convulsive records
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7 giugno 2012

Raza De Odio - La nueva alarma #2004

Ennesimo file spuntato fuori da archivi millenari (le info dicono che l'avrei scaricato nel 2005...) ma che merita un ascolto se non altro per l'originalità della proposta. Ora, io questa simpatica orchestrina la conosco unicamente per aver assistito ad una loro esibizione in uno dei tanti centri sociali volanti (nel senso di provvisori) di Bologna, del quale: non mi ricordo il nome, mi sembra che fosse in una zona industriale relativamente a puttane rispetto al centro, ho la certezza che l'occupazione del capannone in questione durò qualche mese (se non settimane). E dal vivo loro non erano affatto male: avevano sto chitarraio di chiara scuola flamenco che svisava bellamente sulla 6 corde anche quando c'era da pestare, una sezione ritmica tambureggiante e nel complesso erano tutti tecnicamente più che dotati; ma di loro ricordo soprattutto il mix di metallo pesante (dal thrash al death) e chitarrismo latino che mi aveva decisamente incuriosito. Riascoltando quello che credo sia il loro unico disco li ritrovo decisamente meno latin-oriented e invece molto più metallari e a tratti anche hardcoreggianti. Le conferme mi vengono infatti dalle info trovate sul web, che colmano le mie lacune e mi insegnano che a comporre l'allegro quintetto erano nientemeno che musici di NECRODEATH, SADIST e ZORN. Purtroppo si sono sciolti da poco ma hanno ancora attivo un serissimo sito web con relativo negozio online. Divertitevi.

ps: oggi l'anteprima è anche video!


Raza De Odio - Odiados


Tracklist:

01. La nueva alarma
02. Raza de odio
03. Destroy
04. Malafama
05. Otra vez
06. Matando gueros (BRUJERIA cover)
07. Vente pa Madrid (KETAMA cover)
08. Mienten
09. Una luz
10. Odiados
11. United Forces (S.O.D. cover)
12. El tiempo

Scarlet records
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6 giugno 2012

Bologna Violenta - Si ribella (ep) #2007

Bologna Violenta è la one-man-band dietro cui si cela Nicola Manzan, trevigiano classe 1976, diplomato in violino e polistrumentista che negli ultimi anni ha lavorato in studio e dal vivo con band molte band del panorama musicale italiano.
Il progetto nasce nel 2005, anno dell'esordio omonimo ispirato ai poliziotteschi degli anni Settanta, ed è fin da subito votato alla violenza sonora ed al nichilismo musicale: una sorta di cyber-grind dove la melodia è quasi assente, mentre sono le ritmiche serrate, i riff punk-hardcore ed i sintetizzatori a farla da padrone.

via Last.fm


Bologna Violenta - Si ribella


Tracklist:

01. Centrale del vizio
02. Si ribella
03. Difendersi o morire
04. La città sconvolota
05. Provincia violenta

Fake Prophet records
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3 giugno 2012

Il Teatro Delle Ombre - Ti ricordi? #2004

Secondo lavoro autoprodotto per Il Teatro Delle Ombre che si rivela fin dal primo pezzo (Divora) più immediato, con un miglior lavoro in fase di missaggio e strutturalmente più complesso rispetto al loro primo cd, Storie d'inverno. I pezzi sono molto ispirati e di chiara matrice HC ma dai forti connotati melodici...provate a immaginare il Torino-hc più triste che vi passa per la testa e coloratelo con tonalità che spaziano dal grigio al nero pece e come sfondo metteteci il triste e desolante nord-est. Tra i pezzi segnalerei inoltre, Occhi come vetri (tirata e veloce), Mai più, Grigiore e Novembre (ambedue con un buon cantato doppiato ben sorretto da un drumming incalzante e preciso) mentre Pagine vuote potrebbe far pensare ai MASSIMO VOLUME virati hardcore. Bello l'artwork con foto in bianco e nero alternate a bei disegni dall'aspetto molto naif.

via Kathodik


Il Teatro Delle Ombre - Pagine vuote


Tracklist:

01. Divora
02. Occhi come vetri
03. Il teatro delle ombre
04. Pagine vuote
05. In silenzio
06. Grigiore
07. Evanescente
08. Novembre
09. Mai più

Self-released
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2 giugno 2012

Dracula Lewis - Vernasca, Valhalla (tape) #2008

Dracula Lewis is one of the most well hidden deep dark secret from eastern-Europe, based in Romania he spent long time traveling all over the world. Vernasca, Valhalla is the first official release and Hundebiss Records is proud to present this four tracks done with a broken mixer and two open-mic. The result is a deep listening, lo-fi aggressive electronics with weird field recordings but also a spacey melodic sweet sound who came up from this maelström.

via Hundebiss records


Dracula Lewis - Il mattino ha loro in bocca, the magic feature number twelve

 







 

Tracklist:

a1. 31 oct. 1916, a letter from Transylvania

b1. Il mattino ha loro in bocca, the magic feature number twelve

Hundebiss records
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